Pannelli solari, la normativa di riferimento

29/04/2016

Se si è in procinto di acquistare o di installare degli impianti con pannelli solari, può essere utile conoscere la normativa di riferimento non solo per avere la certezza di rispettare tutte le leggi in materia, ma anche per approfittare di eventuali vantaggi - incentivi e sgravi fiscali, per esempio - che meritano di essere conosciuti. Per quel che concerne gli impianti fotovoltaici, quindi, è opportuno consultare le cosiddette "Regole applicative per l'iscrizione ai registri e per l'accesso alle tariffe incentivanti", nelle quali vengono specificate le regole e le modalità da rispettare per la presentazione dei documenti che servono per ottenere l'accesso agli incentivi, per la loro valutazione e per la loro gestione.

Chi vive in un condominio, poi, deve sapere che l'installazione di un impianto in questo contesto può essere effettuata unicamente se l'assemblea condominiale fornisce una autorizzazione in merito. In particolare, questa procedura è ritenuta un intervento che è finalizzato alla riduzione del consumo di energia, e per questa ragione può essere approvata unicamente con la maggioranza semplice delle quote millesimali. 

L'ente di riferimento, per tutti coloro che hanno a che fare con i pannelli solari, è il Gse (quello che una volta era conosciuto come il Grtn, vale a dire il Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale), che corrisponde al soggetto a cui fare riferimento per tutto quello che riguarda gli incentivi: si tratta di una società pubblica alla quale occorre inviare la richiesta di incentivazione. Il Gse, in sostanza, è una holding pubblica che agisce allo scopo di promuovere e favorire nel nostro Paese lo sviluppo sostenibile: la società fa capo al ministero dell'Economia e delle Finanze, a cui appartiene, mentre è il ministero dello Sviluppo Economico a definire i suoi indirizzi operativi e i suoi indirizzi strategici.

Un altro concetto che vale la pena di conoscere è quello di integrazione architettonica: gli impianti fotovoltaici, infatti, possono essere distinti in impianti Ia, in impianti Pia e in impianti Nia, vale a dire - rispettivamente - impianti integrati architettonicamente, impianti parzialmente integrati architettonicamente e impianti non integrati architettonicamente. Al salire dell'integrazione aumentano gli incentivi che sono concessi dal Conto energia. Ma cosa vuol dire, di preciso? In parole povere, un impianto viene definito Ia nel momento in cui è inserito nell'edifico, nel tetto o in un'altra sua parte; è, invece, Pia se è appoggiato sull'edificio o sul tetto; è Nia, infine, se è un impianto a terra.

Infine, parlando di norme non si può fare a meno di pensare alle tasse: è bene sottolineare che non è previsto, per gli impianti fotovoltaici, un sistema di tassazione unico, nel senso che il trattamento fiscale varia - anche in modo piuttosto significativo - in funzione della natura del titolare e della potenza degli impianti stessi. Va consultata, quindi, la "Disciplina fiscale degli incentivi per gli impianti fotovoltaici" messa a disposizione dall'Agenzia delle Entrate.